Ecco la Marangoni 105, unica squadra di calcio nata da una residenza psichiatrica

La formazione friulana Marangoni 105 è arrivata a Scampia per partecipare al torneo “Libera in Goal”. Occasione di riscatto sociale, dove lo sport assume le forme di opportunità

“Marangoni 105”, squadra di calcio nata da una residenza psichiatrica di Udine. Iacolutti

Gli occhi azzurri di Juri non si sono fermati un solo istante durante il lungo viaggio. Eccitati, pronti a cogliere ogni novità: “È stato un tragitto lunghissimo, stancante, ma siamo felici di essere qui”. Quasi 900 i km percorsi da una carovana di 3 camper e più di 20 persone, tra cui il giovane portiere, che da Udine si sono spostate a Scampia verso una meta speciale: un torneo di calcio, una scusa banale per trovare se stessi. Per ritrovare il proprio spazio nel mondo. La squadra “Marangoni 105”, unica nata dall’esperienza di una residenza psichiatrica, parteciperà in questi giorni al torneo “Libera in Goal”: una chance per emergere da un limbo di incertezze e per aiutare molti ragazzi a riconquistare un posto all’interno della società.

ON THE ROAD — “L’effetto del calcio dentro la comunità psichiatrica – ci racconta Igor Peres, uno dei coordinatori della residenza – è stato quello di trasformare radicalmente una realtà educativa. La squadra è nata per caso e ha dato vita a risultati sorprendenti: ha reso un ambiente difficile più dinamico, più democratico e, soprattutto, l’ha “sciolto”, liberandolo dall’immobilismo che si veniva a creare tra utenti ed operatori”. Contesti delicati, dove già la sola esperienza del viaggio si traduce in un’esplosione emotiva molto forte. Dove la strada percorsa è metafora della ricerca del proprio cammino. Perché vedere città come Roma, Napoli, Firenze, arricchisce i ragazzi non abituati a certi contesti. “Cosa significa per loro tutto questo? Conquistarsi un pezzetto di mondo, di normalità”. Le regole non vengono più “impartite dall’alto”, ma si rispettano spontaneamente. I ragazzi creano un’identità di gruppo favorendo i rapporti interpersonali, scoprendo se stessi, cambiando punto di vista.

“Marangoni 105”, squadra di calcio nata da una residenza psichiatrica di Udine. Iacolutti

RISCATTO SOCIALE — Un’esperienza, quella del torneo dedicato alla vittima innocente di Camorra Antonio Landieri, capace di rinvigorire gli appartenenti alla comunità per affacciarsi a un contesto del tutto nuovo. Le partite, organizzate dall’associazione Voci di Scampia “VoDiSca” in collaborazione con Libera Campania e “Rime di Trieste”, sono quest’anno dedicate anche a Giovanni, componente della “Marangoni” e miglior portiere dell’edizione 2017, scomparso improvvisamente a 23 anni lo scorso maggio. Toccherà a Juri indossare i guantoni e omaggiarne la memoria dell’amico scomparso, i cui genitori si sono uniti al viaggio. Ragazzi che, da queste esperienze, tornano a casa dicendo “Ora ho capito chi sono”.

UNDER 30 — Il torneo che evidenzia in maniera differente la possibilità di rinascita (segno di lotta alla mafia da un lato, di opportunità sociale dall’altro) si concluderà il 9 settembre. Il destino ha unito con la Marangoni ragazzi dai 19 ai 29 anni, maschi e femmine, con percorsi e storie diverse, alcune di queste molto pesanti. Un team Under 30 nato per incroci di strade, ancora loro, e che grazie allo splendido lavoro quotidiano degli operatori (che è sfociato anche in percorsi diversi che vanno oltre la cura della sanità mentale, come il Circolo Arci BarSport APS) è riuscito a dar prova di grande forza e maturità. Contributo importante è arrivato anche dall’ex calciatore professionista Ezio Galasso, che alla squadra ha donato una divisa con il numero 14, in onore del suo idolo Johan Cruijff. Una scusa, l’ennesima, per far del bene. Lo sport come veicolo di sfogo, il calcio come occasione d’incontro con mondi nuovi. Per riemergere da un silenzio ovattato e urlare al mondo la propria presenza.

 Luca Feole

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